Falsi musicali: alcuni problemi di metodo e un caso esemplare

Il concetto di falso in musica è problematico per vari motivi: 1) implica un concetto forte di autorialità che nella tradizione musicale si è affermato lentamente e che solo nel XIX secolo, col culto romantico della personalità, è stato pienamente riconosciuto; 2) la trasmissione scritta della musica è affidata a testi costituzionalmente più instabili di quelli che tramettono testi letterari. Per i secoli che vanno dal tardo medioevo al XVIII secolo, più che di “falsi” si può parlare di “false attribuzioni”, perlopiù non intenzionali. Nell’Ottocento e Novecento sono invece numerosi i casi di opere musicali, trattati e lettere di musicisti attribuiti a grandi musicisti del passato, ma in realtà creati o modificati a posteriori, spesso per motivi commerciali ma anche perché funzionali alla creazione dell’immagine idea del musicista stesso o della “scuola” alla quale apparteneva.
Dopo una rapida rassegna di alcuni casi celebri, la lezione illustrerà in dettaglio un caso esemplare: un preteso Preludio all’Otello di Giuseppe Verdi (1887), pubblicato nel 2003 e diffuso in una prestigiosa registrazione discografica.
Il seminario si terrà mercoledì 14 maggio alle 10.30 nell’aula Robertini del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali e rappresenta la quarta di una serie di lezioni tematiche sul tema del ‘falso’, promosse nell’ambito del progetto nazionale PRIN2022 FALSVM (Forging Authorship in Literature, Scholarship, and Visual Media Phase 1: Classical Antiquity; CUP F53D23007510006), coordinato a Cremona dalla prof.ssa Maria Jennifer Falcone, con le prof.sse Elisa Romano (Pavia) ed Elena Merli (Milano Statale).
Si potrà partecipare all’evento anche da remoto, al link https://unipv-it.zoom.us/j/5865557507?pwd=WmN0QjFVN3FodnlXekptNFlxaXJWZz09 (ID riunione: 586 555 7507; Codice d’accesso: Zf9bkb).
Per informazioni: mariajennifer.falcone@unipv.it.