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Culture in dialogo

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Rassegna Culture in dialogo

"Culture in dialogo: i patrimoni di Cremona tra locale e globale” è promosso dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, il Centro Interculturale Mondinsieme del Comune di Cremona e i Musei civici di Cremona. Si tratta di una rassegna di incontri tra le comunità di migranti residenti nella provincia di Cremona e i musei civici della città di Cremona.

L’idea è nata dalla ricerca-azione ormai quinquennale della cattedra di Etnomusicologia del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali di documentazione e valorizzazione delle tradizioni immateriali delle comunità di migranti lungo-soggiornanti da tempo residenti a Cremona.

In una logica di invito/accoglienza reciproca, i referenti delle comunità documentate sono stati anche invitati a raccontare, spiegare e condividere tali riti all’interno delle attività del dipartimento.

Il percorso è stato supportato e affiancato dal Centro Interculturale Mondinsieme del Comune di Cremona, che ha sia promosso la conoscenza degli eventi delle comunità migranti sul nostro territorio, sia favorito i contatti tra studenti e docenti dell’università e i referenti delle comunità stesse.

Si intende organizzare delle performance di musiche e tradizioni delle comunità di migranti all’interno di tre musei cremonesi: Museo Archeologico di San Lorenzo, Museo Civico di Storia Naturale, Museo della Civiltà Contadina del Cambonino.

L’idea di base è che le comunità/gruppi coinvolte/i si rechino prima a visitare i musei coinvolti nel progetto e si lascino ispirare, anche attraverso il confronto con le curatrici, per individuare gli oggetti con i quali dialogare.

Nel 2019 hanno avuto luogo tre eventi, uno per museo e uno al mese, da marzo a inizio giugno, nei fine settimana, ed hanno coinvolto le comunità del Senegal, della Costa d’Avorio e del Punjab.

Nel 2022 abbiamo realizzato nuovamente un evento per museo tra maggio e settembre, stavolta coinvolgendo le comunità Albanese e Rumena, in un più efficace scambio non solo tra visitatori e ospiti ma anche tra gli attori degli eventi.

Per la terza edizione abbiamo ripensato la formula, invitando le comunità ganese e ukraina ad aggiungersi alle cinque già coinvolte. Il 12 novembre il Museo di Storia Naturale ospiterà le storie legate a specifici oggetti di affezione. Il 18 febbraio il Museo archeologico si riempirà di musiche legate alla casa e ai luoghi di culto. Infine l'11 maggio il Museo Cambonino sarà animato dai bambini della scuola del quartiere al mattino e dai membri delle comunità al pomeriggio, che ci guideranno nella preparazione di abiti rituali e cibi tradizionali.

Attraverso storie, musiche, danze, oggetti e cibo delle rispettive comunità viene rappresentata la ricchezza di un territorio - quello di Cremona - che si accresce attraverso l’incontro di diverse identità e valori che lo abitano. Le finalità sono:

  • mettere in relazione patrimoni di diversa origine che convivono nella realtà interculturale cremonese: non solo la tradizione “locale” ma anche le tradizioni “altre” che si sono da tempo consolidate, nella città di Cremona e la sua provincia, divenendo anch’esse “locali”,
  • valorizzare il patrimonio orale e immateriale, per sua natura più volatile, mettendolo in relazione con il patrimonio materiale locale, quale quello museale. Questo intento risulta perfettamente in linea con la Convenzione UNESCO sul patrimonio immateriale, che ha dato tanto riconoscimento alla città di Cremona per il sapere e saper fare liutario.

L’iniziativa ha il sostegno economico del Centro di Musicologia Walter Stauffer, dell’Assessorato alle Politiche Sociali e delle Fragilità del Comune di Cremona e dell'Assesorato ai Sistemi Culturali.

L’ingresso ad ogni evento è totalmente gratuito.

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